giovedì 31 dicembre 2009

Parigi!!!

Ma sono passati già così tanti giorni dall'ultimo post?? Ammazza che lavativa che sono diventta!
E la situazione non migliorerà neanche fino al 6 gennaio perchè domani voliamo a Parigiiiiiiiiiiiiiiiii!
Non vedo l'ora... anche se le previsioni dicono che farà freddissimo e forse ci sarà pure a neve, ed il mio primo pensiero è: cazzarola, non posso sfoggiare i miei stivali nuovi che nella neve e nel fango si sporcano e si rovinano, che sfiga!
Vabbè... io spero che alla fine il tempo non sia bruttissimo e soprattutto che in albergo ci sia il wireless gratuito, così magari posso continuare a scrivere anche da lì!
Ciao Ciao

martedì 22 dicembre 2009

pioggia pioggia pioggia



ma niente più freddo! Ovviamente siccome ieri mi ero morta dal gelo sia in ufficio che fuori oggi ho pensato bene di coprirmi moooolto di più! Peccato che oggi ci siano una diecina di gradi in più di ieri e quindi sciarpa e guanti sono finiti in borsa già sul tram. In compenso c'è una bella pioggia, da ieri sera. Il cielo è scurissimo ed è una di quelle giornate in cui me ne starei tutta la mattina a letto, a leggere, ascoltare jazz, guardare Grey's Anatomy (!)... E INVECE NO!
Mi tocca alzarmi, tirare su dal letto pure Gualty e poi arrivare qui in nell'ufficio degli ultracorpi!
Lo sai che non facciamo neanche, non dico una cena, ma neanche un pranzo natalizio... sai sono tutti molto impegnati, non hanno tempo! Che bell'ambiente!


Giulia Giulia, non si sputa nel piattino dove mangi... fai la bravina, please!

Vabbè diciamo anche che sono un po' in ansia per sti regali di natale che ancora mi restano da fare...  oggi pomeriggio, dopo l'ufficio devo ASSOLUTAMENTE andare a fare un giretto che DEVE essere fruttuoso...mica posso ridurmi il 24 mattina!

lunedì 21 dicembre 2009

ma è Roma questa?

Irriconoscibile con questo freddo freddo freddo! Mi si congelano le orecchie... manco fossi a Torino! Ho messo i guanti ma qui ci voleva anche il cappello!

Ok, dopo gli aggiornamenti meteo, veniamo agli aggiornamenti sul pranzo di ieri!

Come antipasto alla fine ho scelto una specie di crackers integrali al sesamo, ci ho messo su un po' di panna acida, erba cipollina e striscioline di salmone affumicato. Una cosetta semplice ma buona e che ha fatto la sua porca figura!

Per il primo, come detto, sono andata da Gatti a prendere la pasta all'uovo, devo dire che ci sono rimasta un po' male perchè mi aspettavo più varietà di ripieni, invece è tutto molto basic: ravioli di carne e agnolotti ricotta e spinaci.

Ho scelto gli agnolotti, con leggero disappunto di Gualty, carnivoro. Tanto per la cronaca... 28 euri al kilo, che mi è sembrata un'enormità ma devo dire che non ho idea di quanto costino altrove.

Ho fatto un sughettino di pomodoro molto easy e veloce, non volevo che si coprisse il sapore della ricotta. Ed in effetti è stata una scelta azzeccata, siccome i ravioli erano davvero buoni, belli cicciotti, sarebbe stato un peccato coprire il sapore del ripieno!

Un'altro negozio di pasta all'uovo fresca di cui ho letto bene sta dalle parti di via delle valli, e penso che ci farò presto un saltino!

Procediamo con il secondo, saltimbocca alla romana, uno dei miei piatti preferiti! Erano buonissimi! Ho spalmato su ogni fettina di carne un cucchiaino di quella crema di salvia che era nel pacco di natale aziendale di Gualty, poi fettina di prosciutto crudo, fogliolina di salvia e chiuso con stecchino.

Poi leggera e veloce infarinata e in padella con olio e aglio. Una veloce crosticina, poi ho aggiunto un po' di vino bianco, fatto evaporare a fiamma alta, ancora due minuti che la cremina si rapprenda un po' ed è fatta! Sempre una certezza!

poi patate al forno e poi... la torta all'arancia con i semi di papavero!

E qui mi devo dilungare...

Siccome io sono scaltra decido di fare la torta la sera prima, cioè sabato.

Sono le 20.30 e decido di mettermi all'opera, metto il burro morbido nel mixer, preparo il latte e apro la bustina NUOVA dei semi di papavero... erano tutti appiccicati tra di loro a  palline e c'erano una specie di invisibili ragnateline... li assaggio e mi sembra che sappiano di vecchio, rancido, rinsecchito! Che nervi!

Ho dovuto rimandare al giorno dopo... vabbè la faccio breve, faccio la torta e sembra buonissima, in forno l'ammiro crescere e colorarsi, poi però... ma che fa? si siede? no cazzarola, non è giusto!

Che dovevo fare? Ho continuato a guardare impotente la caduta della torta... poi l'ho tolta dal forno, ci ho messo sopra lo sciroppo di arancio (quello era buonissimo!), non è che fosse proprio presentabilissima, ma che potevo fare?

E così l'abbiamo mangiata, era buona, fresca, ma come dire? Secondo me ZEPPOLUTA è la parola giusta!  Si capisce no, quello che vuol dire? Quando una torta, un pane, una brioche, non cresce bene, oppure cresce e poi si affloscia, il risultato non può che dirsi zeppoluto! Che nervi!

La torta bassina l'abbiamo comunque mangiata, era buona, tutti l'hanno gradita e bissata, però non era super bella e invitante come quella che ho visto in giro!

Fose dipendeva dalla temperatuta del forno? Io l'ho messo a 180° perchè il mio forno è un po' farlocco, non scalda tanto, impiega il doppio dei forni normali per cuocere e a volte devo alzare la temperatura di 20° rispetto alle indicazioni per gli altri forni, e così ho fatto anche per la torta, ma forse non era necessario, forse il troppo calore l'ha fatta crescere troppo in fretta. Comunque me sò proprio vennuti un sacco di nervi!

Non posso neanche rifarla a breve perchè insomma sti due etti di burro... bisognerà aspettare almeno febbraio!

Vabbè, sono triste.

La foto non ce l'ho.

Le piattelle zeppolute non meritano neanche uno scatto sfuocato.

venerdì 18 dicembre 2009

Freddissimo!

Oggi una Roma freddissima mi ha accolto oltre il portone di casa. Il cielo azzurrissimo ed una piacevole euforia data dal venerdì hanno fatto il resto! Una bellissima giornata, fin troppo bella per dover stare in ufficio… ma che ci vuoi fare? Sono gli ultimi giorni, bisogna resistere!
Se non avessi il pensiero pressante dei regali di natale che devo ancora fare… che palle!
Mi mancano ancora il cugino e la moglie, gli zii, mio padre, un regalino anche a Dani, un pensierino dolce a Monique, qualcosettina per l’osettopuzzone non la vogliamo prendere? Almeno un paio di calzini Gallo!
Vorrei provare a fare un salto al negozietto equo e solidale vicino a casa, anche se è davvero piccolino piccolino, poi vabbè domani c’è la spesa alla città dell’altra economia e anche lì c’è un bel negozio grande di prodotti solidali, c’ero già andata ma forse non ero ispirata… domani devo decidermi assolutamente!
Per gli zii non ho davvero idea! Ed il maritozzo non mi aiuta neanche! Uff.


Intanto ormai è quasi definito il menu di domenica:

Antipasti: TBD (gli antipasti mi mettono sempre in crisi, sono sempre l’ultima cosa che decido!)
Primo: voglio andare a prendere della pasta fresca da Gatti&Antonelli in via nemorense perché ho letto che fanno delle cose molto buone. Volevo prendere dei ravioli e poi condirli con il pesto di noci.
Ieri lo propongo a Ciccio e lui appena sente “ravioli” propone burro e salvia… è molto basic nei suoi gusti culinari, gli boccio il burro, parlo delle noci e lui: ma sempre ‘ste cose complicate, non si può fare un sughetto al pomodoro semplice semplice?
Capito? Neanche un po’ di soddisfazione!
Facciamo che tutto dipenderà dai ravioli che trovo, sceglierò il condimento in base al ripieno.
Secondo: saltimbocca alla romana con cremina alla salvia (proveniente dal pacco di natale aziendale!)
Contorno: purè di patate oppure patate al forno.


Dolce: torta all’arancia con i papaveri, un classico di Donna Hay molto in voga tra i miei compari di blog!
Ad esempio qui, nella cucina di Fabien.


Effettivamente potremmo fare della salvia il filo conduttore del pranzo domenicale… ci si può pensare!

giovedì 17 dicembre 2009

Pane ai semi vari e riso alle carote

Ieri sera ho fatto questo pane con la macchina del pane, 3 ore e 13 minuti tra lavorazione, lievitazione e cottura, e il risultato è questo:



Non male, vero?
Ho usato la ricetta del libricino della macchina che prevede l'aggiunta di semi di girasole, papavero e sesamo.
Come farine ho usato 200 g di una farina bio del mulino Conti (me pare!) e 150 g di manitoba.
Ah quante soddisfazioni che mi da sta macchinetta!!!


Veniamo ora al riso alle carote.
Quetsa è già la seconda volta che in una settimana mangiamo riso, del resto il marito è padano ed apprezza molto il riso! Lunedì abbiamo fatto quello con porri e salsiccia, sempre molto buono; ieri invece mi sono cimentata in quello con le carote. Era la prima volta, avevo un mazzo di carote e volevo cominciare a farne fuori qualcuna.


Solito olio e poco burro nell'apposita pentola di rame, poi aggiungo la cipolla e faccio andare pian pianino, quando la cipolla è trasparente ho aggiunto 4 carote grattugiate e le ho fatte stufare un pochino aggiungendo sale e paprika (che alla fine non si sentiva neanche).
Dopo una diecina di minuti ho aggiunto il riso, l'ho fatto tostare un pochino, poi ho aggiunto 1/4 di bicchiere di vino bianco, ho fatto evaporare e poi ho cominciato ad aggiungere come sempre il brodo caldo, un mestolo per volta.
Una volta al dente (che così deve essere il riso!) ho aggiunto qualche cubetto di asiago tanto per mantecare un po', poi un po' di pepe prima di servire.
Era un buon riso, ogni tanto si può fare, magari per far fuori le carote, però è lontano anni luce da quello con il radicchio e pure da quello con i porri!
Eccolo qui, immortalato a cottura quasi ultimata:


mercoledì 16 dicembre 2009

...e se? Gli Amish!


Sono davvero inquieta. Ma inquieta dentro.
Adesso ad esempio penso che unirsi ad una comunità Amish potrebbe essere una soluzione. Dici di no? Dici che non potrei avere un blog se mi unissi agli Amish?
Devo approfondire.
Sarebbe bello no? Famiglie solide e allargate, poca tecnologia, lavori concreti, terra e bestie, ma cosa vuoi di più?
Ci trasferiamo in Ohio? A me poi quei cappellini mi piacciono tanto! Mi ci vedo prorpio a guidare un carretto trainato da un bel cavallo, che fico!
Uh quanto sono superficiale!

Pelle matura a chi?

Oggi per pranzo avevo un bel bento box, c’erano due fettine della torta salata di ieri, due fettine di prosciutto crudo, una fettina di pane sciapo e un po’ di agrumi: tre mandarini ed un’arancia bio. Direi che non mi posso lamentare!
Ho mangiato in ufficio e dopo sono andata a fare due passi con la mia collega, siamo andate in erboristeria e abbiamo provato mille e mille profumi che alla fine non ci capisci più niente e ti metti in tasca tutti i cartoncini su cui li spruzzi e poi restano lì per giorni e giorni ed io ogni tanto li tiro fuori e li annuso ed è una cosa che mi piace tantissimo fare!
Insomma gira e rigira ti pare che uscivo da lì senza comprare niente? Esatto! A anfatti mi sono comprata un olio per il corpo nientepopodimenoche all’olio di melograno, perché la tipa mi ha detto che fa bene e si assorbe in fretta che con gli olii ho sempre uno strano rapporto, mi piacciono perché ammorbidiscono la pelle molto più di una crema, ma poi lasciano quella sensazione di unticcio che non sopporto, soprattutto d’estate!
Comunque dicevo che poi ho letto sulla scatolina e sai che dice? “Grazie a questo olio rigenerante la PELLE MATURA ritrova elasticità e compattezza”… la pelle matura… che tristezza. La mia pelle comunque non è matura, sarà adulta, come me, ma non certo matura, come cacchio si permettono questi qui?
Vabbè, forse non sanno con chi hanno a che fare, non sanno che ho fatto un patto con il diavolo!
A parte l’olio per la pelle matura ho comprato anche dei semi di girasole per fare il pane. Mi piacciono molto i pani con i semini dentro, sia pani bianchi che integrali, infatti una cosa che apprezzo molto del nord europa sono proprio queste grandi varietà di pani con farine diverse, con i semi dentro, e invece qui sono una rarità, per cui stasera se torno presto me lo faccio da me con la macchina del pane e ci aggiungo semi di papavero, sesamo e girasole!

ma che freddo fa? e la torta salata di bieta

Giornata di sole splendente e cielo azzurro ma anche di freddo freddissimo. Sono arrivata in ufficio e avevo le orecchie congelate, una bruttissima sensazione! Del resto è dicembre, mica siamo alle seychelles... aimè no, purtroppo non siamo in quel paradiso!

Torniamo su questa "povera Italia"  (come diceva sempre mio nonno commentando le vicende politiche... e ancora non aveva visto niente!) comunque ieri sera dovevo far fuori il mazzettino di bieta ed ho pensato che un buon modo fosse quello della torta salata di bieta. Siccome le varie paste sfoglie/frolle/brisee già pronte non mi sono mai piaciute tantissimo io me la faccio sempre sempre in casa con una ricettina infallibile e buonissima:

 

1/2 bicchiere di vino bianco

1/2 bicchiere di olio

1/2 bicchiere di acqua

farina quanta ne assorbe, non so bene perchè non la peso mai

sale

 

Si lavora tutto finchè si ottiene una bella pasta liscia e facile da lavorare.

Si stende su carta da forno e si appoggia sulla teglia tonda.

Conviene farla abbastanza sottile che rimane più croccante e friabile.


Questa dose serve per una bella teglia da 24 cm, considerate che deve ricoprire non solo il fondo ma ache i bordi che poi andranno ripiegati all'interno sul ripieno.


 


Per il ripieno ho lavato la bieta (ma no?) , tagliata a listarelle e messa in padella con olio e aglio. In genere io la bieta la faccio prima lessare e poi la ripasso in padella, ieri avevo fretta ed ho provato a metterla direttamente in padella, il risultato è stato ottimo!


 


Ho quindi mescolato bene la bieta con 200 g di ricotta, un uovo ed un po' di parmigiano ed ho versato questo impasto nella teglia, ho tirato giù i bordi e messo in forno a 200° per un'oretta abbondante (in un forno normale dovrebbero bastare anche 30/40 minuti).


Come tutte le torte salate... buonissima e veloce da fare!


Ho fatto anche le fotine e spero stasera di postarle.

Eccole qua. E ricordatevi che... qui quo qua l'accento non va!
E nella foto si intravede pure il poggiapentole fatto di tappi di sughero fatto a mano dal maritino!!


lunedì 14 dicembre 2009

Hanukkah e l'olio.



E bè, era ora, dopo tanti anni ho scoperto cos'è quel candelabro gigante che verso Natale campeggia in Piazza Barberini!
Che avesse qualcosa a che fare con gli ebrei l'avevo immaginato, ma poi non ho mai approfondito la questione, oggi invece ho scoperto che trattasi della famosa Hanukkah o Channukkà, altrimenti detta festa delle luci.
Riporto da Wiki, così vi acculturate un po' anche voi:


"Prima del XX secolo questa veniva considerata una festa minore. Con la crescente popolarità del Natale come maggiore festività del mondo occidentale e l'istituzione delle accensioni pubbliche della channukkià, Chanukkà cominciò a rappresentare sia una celebrazione della volontà di sopravvivere del popolo ebraico, sia una festività che marchi il dominio della luce sull'oscurità, ciò che acquista un significato particolare in corrispondenza con l'inizio dell'inverno e durante il periodo dell'anno in cui le giornate sono più corte.

Al giorno d'oggi, durante le sere di Chanukkà, c'è l'uso promosso dal movimento Chabad, presso numerose comunità in tutto il mondo, di celebrare l'accensione delle candele in maniera pubblica. Numerose persone si ritrovano in una piazza centrale della città dove è stata installata una grande chanukkià. Il presidente della comunità o il rabbino capo, tengono un breve discorso, recitano la beracha (benedizione) sulle candele e inaugurano la festa. I presenti solitamente intonano inni gioiosi ed eseguono tipici balli ebraici. Dolce tipico della festa è una sorta di bombolone chiamato sufgagnà che, essendo fritto nell'olio, vuole ricordare l'olio consacrato che tenne in vita la luce del Tempio."

Tutto ok, tranne che la storia del bombolone  non mi convince affatto... essù dai, mò l'olio fritto puzzolente ricorda l'olio che tiene in vita la luce del Tempio? Per carità, tutto può essere, ma direi che il bombolone ha in sè tutte le spiegazioni del suo esistere e non necessita di ulteriori alibi.
Eppure:
"Le sufganiot sono i dolci tipici di Channukà. Come ho già scritto l'importante è che siano fritti nell'olio, perchè è appunto l'olio trovato nel piccola ampolla il soggetto del miracolo che noi ricordiamo. "
E ancora: "Il dolce di Chanukka, la festa delle luci -sufganiot- simboleggia l'abbondanza di olio d'oliva, soggetto del miracolo di Chanukka."
Vabbene faccio ammenda sull'olio fritto, e ne riconosco il valore simbolico.


Proseguo nel filone gastro ebraico, non senza aver fatto una riflessione su quanto sia strano che vivendo a Roma non sò praticamente niente delle feste ebraiche, tranne che verso fine giugno chiudono tutti i negozi per non so che festa (appunto!) e uno si rende conto di quanti commercianti  romani siano ebrei.
Chiuso quest'aspetto, partendo dai bomboloni o sufganiot (sgonfiotti, no?) vado in cerca di quello che si mangia per hanukkah... e sai che scopro? che è tutta roba fritta e che dappertutto trovo corrispondenze tra il fritto e l'olio del Tempio!


Ho trovato quindi ste ciambelle fritte e delle altre frittelle di patate e cipolle che si chiamano Latkes.
Ecco le ricette:
Latkes
5 patate grandi pelate
1 cipolla grande
3 uova
1/3 bicchiere di farina di Matzà (pane azzimo grattugiato)
un pizzico di sale e pepe
olio per friggere


Grattugiare finemente le patate e le cipolle.
Aggiungere le uova e mischiare bene.
Aggiungere la farina di Matzà, sale, pepe e mescolare bene.
Nel frattempo riscaldare un po' d'olio in padella e mettere a cucchiaiate l'impasto avendo cura di schiacciarlo con il dorso di un chiacchio, devono venire fuori delle frittelle tonde e alte circa 1 cm abbondante.
Far dorare da entrambi i lati.


Ho letto che si possono usare anche le patate lesse, in questo caso il tempo di cottura si abbrevia.
Direi che, a parte la farina di matzà, per anni ho cucinato i latkes chiamandole frittata di patate e cipolla, siamo davvero tutti cugini!


Veniamo ora alla parte dolce,
Sufganiot (ho anche letto che da questo dolce avrebbero origine le "nostre"  zeppole! Ma pensa... direbbe qualcuna!)


Ingredienti:
1 bicchiere d'acqua
1 bicchiere di olio
2 cucchiai grandi di zucchero
farina (quanta ne serve per un impasto non troppo liquido... che poi è un casino friggerle!)
1 cubetto di lievito di birra sciolto nell'acqua tiepida (o una bustina di lievito di birra liofilizzato)


Preparazione very easy:
Mescolare tutti gli ingredienti e lasciar lievitare fino a che la pasta non raddoppia di volume.
Fare le palline con la pasta e friggere in olio bollente.


"La sera di martedì 25 Kislev accenderemo la prima candela di Chanukà. Dopodiché ogni sera, per altre sette sere, aggiungeremo una fiammella raggiungendo così otto fiamme (oltre allo shamash, candela servitore) I'ottava ed ultima sera."

Un po' al giorno.
Un po' come il calendario dell'avvento, mai tutto insieme o si perde la poesia.
Da ricordare.

Speculoos' Muffins

Ho finalmente trovato quel blog in cui avevo trovato la ricetta con la crema di speculoos, è qui http://swirlandscramble.blogspot.com/2009/10/in-mood-for-muffins.html.

Cmq il blog è carinissimo, le foto pure, ma soprattutto c'è la ricetta dei muffins alla crema di speculoos che devo assolutamente provare... a ben guardare pure a lei non è che gli siano venuti benissimo, un po' piattelli, tipo i miei!

Ma come mai? Come potete leggere qui http://www.cavolettodibruxelles.it/2008/04/monday-muffins la questione non è nuova, ed in parte si sono fatti dei passi avanti, http://www.cavolettodibruxelles.it/2008/05/just-another-muffin-monday, anzi, lei li ha fatti i passi avanti, perchè i miei sono ancora dei muffins piatti.
Alla fine dare la colpa al forno può aiutare, o forse è una di quelle cose che bisogna "provare, provare, provare, provare....";  ma forse sperimentare muffins a raffica prima di natale non è proprio uan furbata... io poi stavo pure a dieta... me ne scordo sempre!


A proposito di Natale... che ci mangiamo?? Che propongo quest'anno alla cena e poi al successivo pranzo della sagrada famiglia? Devò cominciare a guardarmi intorno!

domenica 13 dicembre 2009

A casuccia!

Finalmente a casuccia! Sono rientrata ieri sera a casa, dopo a solita deviazione a Zurigo! Che bello essere a casa!
Sabato poi a Bruxelles ho fatto un po' di giretti ed ho comprato un bel po' di addobbi per l'albero, sono davvero carini ed ora l'albero è quasi perfetto, io aggiungerei un po' di lucine e poi ci siamo!



Stasera ho fatto i muffins con la ricetta di eryn folle cusine, per insomma non è che mi siano venuti benissimo! Ci ho aggiunto ad alcuni la marmellata, ad altri la pasta di speculoos (presa all'aeroporto perchè avevo trovato su un blog delle ricette interessanti ma... ora non lo trovo più!), poi la crema di castagne... solo che... SONO PIATTI!
Non hanno quella caratteristica cupoletta fichissima! Uffa però, dipenderà dal forno? O forse dal ripieno che era troppo pesante ed è anadato tutto sul fondo? Bò. Dovrò riprovare asap.


Sono piuttosto stanchina ed assonnata quindi mi sa che me ne vado a letto a leggiucchiare "la versione di Barney", devo iniziarlo oggi, ed è sempre una bella sensazione quella di avere un libro da cominciare!
Domani sera direi di aggiungere le foto dei muffins e aggiornarci un po' sulla situazione malattie. sob.
'notte

venerdì 11 dicembre 2009

Ancora qui...ma non dovevamo vederci più?

Ore 20.28.  Sono a fare il controllo accesso davanti a questa ca@#o di sala stampa, che palle!
Noi laggiù abbiamo finito all'una ma poi siccome è un casino organizzarsi perchè, come hanno detto giustamente oggi: ci sono figli dell'oca bianca e figli di troia, e quindi non è che tutti possono lavorare e poi perchè io sono una tipa bella stronza vorrei pure sapere quanto cacchio verrà pagato il figlio dell'oca bianca che alle 2 se n'è andato, mentre noi stiamo ancora qui.


Vabbene. Vabbene. Ritorno in me. Lo so che non devo dire parolacce, però che rabbia!
Su su, domani vado a casa.

la miseria

Obiettivo del giorno è resistere alla piccineria umana.
Sembra facile ma vi assicuro che è davvero arduo riuscire a non farsi scalfire da tanta pochezza.


Ieri dexter non l'ho visto che aveva i pixel grossi come acini d'uva!

giovedì 10 dicembre 2009

è tornato il wi-fi a scrocco!

Stasera sono tornata in camera distrutta, giornata di lavoro lunghissima e solite acidità lavorative.  Quello che mi sorprende è che io cerco di essere obiettiva nel giudicare il suo comportamento, cerco di allontanare tutta la mia antipatia nei suoi confronti in modo da essere un po'  più clemente con lui, ma è IMPOSSIBILE, è assolutamente incapace di trattare educatamente e con rispetto noi umani, non si tratta di essere amici, si tratta di avere un po' di sensibilità, un po' di umanità, anche un po' di bontà, evidentemente a lui tutte queste qualità mancano, ne è sprovvisto, tapino, non sa che si perde!  E sia, lo racconto, ma ormai mi ci sono abituata anche se il mio amor proprio a volte patisce proprio.
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A cena, in onore forse della presidenza svedese, c'erano le aringhe, ed erano appoggiate su una specie di biscotto salato e burrosissimo su cui poi c'erano tipo delle cipolle stufate, però c'era scritto che erano alghe... nel complesso buono, però grassissimo come ogni cibo che sto mangiando in sti giorni!
Stasera è tornato il wi fi a scrocco, ieri non c'era, mi sa che avevano spento il router!
Domani è l'ultimo giorno, poi sabato lo dedico a me!
Ora mi guardo DEXTER, la prima puntata, poi ti dico com'è!


Ehi topo... manchi.

mercoledì 9 dicembre 2009

la pioggia orizzontale

Buondì. Ho la lingua ustionata… che cavolo di fastidio! La colpa è del vin chaud à l’ancienne che abbiamo bevuto ieri sera. Che poi non era tutto sto granché… di vino ce n’era proprio poco, però era ben speziato, profumato e soprattutto bollente, il che con quel freddino pungente di ieri sera andava benissimo!
Stamattina abbiamo aperto alle 8.30, sono uscita dall’hotel e cazzarola, pioveva! Ma non proprio una pioggia pioggia, più dell’acqua sospesa, sembrava che non scendesse dall’alto verso il basso, quanto piuttosto che si spostasse orizzontalmente, bizzarro no? Un fenomeno che mi ha ricordato molto le giornate uggiose del Kent, del porto di Ramsgate per essere precisi. Era il 1995. Che tempi!
Qui devo dire che il clima interno, rispetto ad altre volte, è notevolmente migliore, sarà anche la compagnia che è piuttosto piacevole e questo rende il tutto più semplice e diciamo che attutisce gli effetti negativi dell’ultracorpo ansioso. Il che non è poco.
Potrebbe filare tutto liscio se non fosse per l’ombra di questo documento che ho scritto e che nessuno ancora si è degnato di leggere, va consegnato venerdì… poi stasera alle 6 mi diranno che non va bene, ne sono così certa! E così mi impediranno di andare ai mercatini di natale, fortuna che sto qui anche sabato e così posso andare in rue de tonare per il cappottino, nell’altra via per vedere le Kickers e dedicarmi a sti benedetti mercatini! Alla facciazza loro!

lunedì 7 dicembre 2009

Ancora qui...


Rieccomi a Bruxelles, oggi mi ha addirittura accolto un pallido sole, mi sono quasi commossa!
Sono passata da Zurigo dove invece pioveva a dirotto, però per strapparmi un sorriso mi hanno fatto viaggiare su un aeretto disegnato con il praticello, le mucche, i fiori e anche dei tipici svizzeri! Mi ha ricordato l’aereo con i fiori delle Seychelles…bellissimo!


Ora comunque sono qui, nonostante lo scazzo andante di ieri sera che ho cercato, con alterne fortune, di combattere! Il fatto è che mi hanno fatto portare 10000 kili di roba per lavorare e quindi mi sono dovuta caricare il valigione e riempirlo di roba “loro”! E dire che ero così contenta di aver finalmente sostituito la serratura del mio trolley preferito, quello arancione… invece niente, ho dovuto di nuovo utilizzare il valigione rosso con la maniglia… che faticaccia!
Però non è andata male, non ho proprio faticato tantissimo anche se alla fine il valigione pesava 23 kg e il trolley circa 10! Ma ti sembrano fatiche da dover far fare ad una donzella?
A proposito di donzelle, stamattina a fiumicino dovevo comprarmi il profumo e alla cassa si avvicina un ragazzo chiedendo alla commessa una crema per il contorno occhi, la commessa allora gli chiede: ma è una signora o una ragazza? E lui, tranquillo: una signora!
Commessa: quanti anni ha?
ragazzo: 35!
Commessa scandalizzata: ma allora è una ragazza non un signora!
Mio sorriso di approvazione alla commessa.
No ma ti pare normale? Allora dì pure che una a 35 anni è una vecchiaccia con le rughe… che poi sarà stato sfigato lui, perché io a 36 anni proprio non mi serve la crema per il contorno occhi! Tiè!


Vabbè vabbè, torniamo a noi, ma lo sai che sto in un albergo molto fico? Ci sono pure le ciabatte e anche gli accappatoi che però li hanno messi nell’armadio tutto in basso, dove la gente di solito mette le scarpe… mica sono normali ‘sti belgi!
Stasera vorrei andare a cena dal greco, quello proprio vicino all’albergo, fanno dei gamberetti al curry veramente super buoni, spero che mi facciano dimenticare un po’ la saudaje di casa, adesso che Jimmy ci ha portato i nuovi mobili del tucano e poi abbiamo un albero super bello… avrei proprio voglia di stare un po’ a casetta! E invece no… a bruxelles con gli ultracorpi che il mio collega preferito s’è rotto un braccio cadendo dalla moto, povero, e quindi mi ha abbandonata qui… aò me ne dovrò fare una ragione!

giovedì 3 dicembre 2009

hiiiii la neve sul blog.... che bello!

Che fico!
Mi nevica sul blog! E se muovo il mouse i fiocchi seguino la freccina, troppo scicchettoso!


Che poi oggi avrei pure da lavorà, ma la neve sul blog era troppo irresistibile!
Secondo me su blogspot se la sognano sta cosa!

Giovedì e l'hummus mangiabile!

Sì sì, già giovedì! Che bello... aspetto con ansia questo finesettimana in cui vedrò Monica, farò qualche dolcetto, andrò al Farmer's market vicino al circo massimo, arriveranno i mobili del salotto, compreremo l'albero di Natale e insomma staremo proprio bene!
Se poi mi riesce vorrei fare pure qualche regaletto di natale, tanto per portarmi avanti visto che la prossima settimana sarò nuovamente e allegramente a Bruxelles!


Ma veniamo al focus del posto che è... tà tà.. l'hummus (tentativo 2!)
Non so se ho raccontato di quell'obbrobbrio preparato ormai settimane fa che voleva essere un hummus e invece era una pappetta liquida e acida assolutamente immangiabile, inguardabile e indigeribile...
Avevo letto di questa ricetta in cui al posto della tahina si usavano direttamente i semi di sesamo frullati, però evidentemente il mio minipimer non è abbastanza potente e così i semini non si sono sminuzzati e non hanno svolto quell'azione cremosa/oleosa, in più devo aver messo una vagonata di limone che ha dato una terrificante acidità al tutto. Da buttare.
Poi l'altro giorno passo da via dello statuto e mi ricordo che un tempo devo aver letto da qualche parte che c'è un negozietto di roba araba/cino/giappa e quindi lo individue ed entro.
Si chiama Selli international qualcosa e dentro ci trovo un bel po' di indiani e pakistani (hanno pure i giornali pakistani... sò veramente avanti!) e qualche italiano curioso. Dopo un giretto copro sta tahina e un sacchetto di alghe dulse in fiocchi... bò, mò mi è presa sta mania delle alghe!
Vabbè per farla breve ieri ho fatto l'hummus con la tahina e il risultato è stato apprezzabile, non buonissimo ma buono, migliorabile non so bene come ma ci proverò, del resto ho mezzo kilo di tahina...
Alla ricetta originale che prevede
250 g di ceci lessati
2 cucchiai di tahina
1 spicchio d'aglio
sale

io ho aggiunto un cucchiaio di yogurt bianco ed ho sostituito il sale con la salsa di soia (da non ripetere, troppo forte il sapore della soia).
Si frulla tutto e si fa riposare in frigo per mezz'oretta. Prima di servire ho aggiunto un filo d'olio e un po' di paprika.


Le foto non ho neanche provato a farle perchè già io sò negata, poi l'hummus non è neanche gran che fotogenico quindi onde evitare frustrazioni,  ho accannato.

Bene sìori e sìore, questo è quanto, ma non dimenticate che stasera c'è lo yoga scrocchiaossa, non vedo l'ora!
Oggi poi vado da sola che the husband ha il torneo di ping pong in ufficio (sì lo so la cosa si commenta da sè... li vorrei vedè io questi qui che alle 5 in camicia e cravatta giocano a ping pong... bò.)


At salut.

mercoledì 2 dicembre 2009

Ma che freddo fa?

Ammazza se faceva freddo stamattina! per fortuna che avevo il mio super giaccone torinese delle grandi occasioni!

è una bellissima giornata e tutto si dovrebbe fare tranne che stare in ufficio! Sì sì certi giorni questa reclusione forzata andrebbe proprio vietata!

Oggi ho poche parole.
Adesso mi segno qualcosetta da fare come promemoria:


  • blinis con caviale (vabbè uova di lompo) fare una prova per natale

  • canneles (cercare una ricetta valida!)

  • i biscotti al cioccolato di Annalisa Barbagli

  • 'sti benedetti muffins

  • danish pastry con marmellata di lamponi

  • linzer torte ma quella più torta che crostata (cioè non originale!)



martedì 1 dicembre 2009

eventi di oggi!

Taratazùm-tazùm-tazùm!!!
Allora, prima di tutto oggi si festeggiano ufficialmente i 6 mesi di matrimonio, e tra qualche giorno i 5 anni di amore!! C
he fico, dove si va a cena?
Giusto qualche idea…
Glass
Mamma Angelina
Da Danilo
Maxela
L’Asino d’oro
Arcangelo
Ma si lo so che finiremo a casa… però dopo essere andati a Portonaccio a vedere i mobiletti laccati cinesi!
Non ho diemnticato che oggi i è martedì e che quindi sarebbe uno yoga-day, però io ho mal di pancia e non posso proprio andare, quindi rimandiamo!