mercoledì 22 luglio 2009

Il linfoma non Hodgkin

Sono un po' scossa. No, sono molto scossa. Sono preoccupata. Sono spaventata.
Monica ha un linfoma non Hodgkin. Ad una tonsilla. Non è assurdo?
E' assurdo e surreale, si fa fatica a rendersene conto.
E se io mi sento così come si potrà sentire lei? Che paura.
Ieri sono stata a trovarla sull'Isola Tiberina. Che fatica. Com'è difficile affrontare ste cose. Non sai mai se è meglio parlarne, se è meglio non parlarne, se è il caso di chiedere, se è meglio non chiedere. Bò. Non è stato facile.
A me ha fatto tanto piacere vederla ed oggi pomeriggio appena potrò andrò via. Tanto qui in ufficio con la testa altrove non è che mi renda utilissima!


Ieri sera ho cominciato a leggere un po' su internet i dettagli di questo linfoma, dopo 5 minuti ho chiuso tutto, ho preso due valeriane e me ne sono andata a letto.

Stamattina ho letto meglio, con grande fatica devo dire, ed ogni volta che leggevo "linfoma maligno" mi si stringeva il cuore dalla paura. Sono parole così cariche di immagini negative che è dannatamente difficile non pensare a cose brutte.

Ho trovato sempre in rete un librettino che si intitola "non so cosa dire" e dovrebbe spiegare come comportarsi in questi casi... non so bene, alla terza riga già piangevo, quindi mi sa che continuerò a non sapere cosa dire.

Sono cose che improvvisamente ti catapultano in una dimensione che tu sai che c'è ma fai finta di niente. Ti trovi ad avere familiarità con termini che mai avevi sentito nè tantomeno usato, è come se avessi bisogno di padroneggiare la materia per avere l'illusione di capirci qualcosa e quindi di non avere a che fare con qualcosa di sconosciuto e incontrollabile.
E allora guardi i disegnini delle cellule bastarde che si moltiplicano per divisione, le foto al microscopio dei tessuti malati, e poi dici ma possibile che non possiamo fare niente?


Oggi l'avrebbero torturata con le varie: RMN, TAC, PET, sangue, urine, biopsia spinale, gastroscopia e altro che magari le sarà sfuggito. Una volta finito tutto sapremo se alien si è fermato alla tonsilla o se sta in giro e si deciderà che tipo di terapia fare.

L'avveleneranno di sicuro, ma lei è giovane e forte e se la caverà alla grande.

La terapia migliore sembra essere la radioimmunoterapia "è la cura dei tumori attraverso anticorpi carichi di radiazioni intelligenti che colpiscono le cellule maligne ma risparmiano quelle sane." Sembra una buona cosa no?

Bò. Adesso sto qui, sospesa tra sensazioni assurde.

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