venerdì 29 gennaio 2010

zan zan...è venerdì!

Ah quanto amo il venerdì!
Una passione veramente viscerale.
Mi piace quando il venerdì mattina suona la sveglia e io già sò che il giorno dopo non suonerà e non dovrò fare quello sforzo sovrumano e innaturale per tirarmi su dal letto, che bella sensazione!


Domani aimè ci aspettano le grandi pulizie di casa, la situazione è un tantinello sfuggita di mano... se venissero i NAS ci butterebbero fuori subito affidandoci all'assistenza sociale, dite che a Roma non funziona così?
Vedo troppe serie tv americane? Può essere. Ma sto cercando di disintoccarmi!
Insomma domani pulizie e poi "giornata senza pretese", che meraviglia:  lettura, musica, colazione seduti in un bel bar (tipo?), ah sì sì, ogni tanto c'è prorpio bisogno di una giornata senza pretese!


Stavo cercando una foto di un rotolo di polvere per questo post,  perchè rendesse l'idea di come è ridotta casa nostra, ed invece ho trovato un blog molto carino http://www.viadellerose-miceli.com/ dove naturalmente si parla di cibo... mi perseguitano proprio 'ste meravigliose foto di cibo!
Ma è colpa mia se su google immagini digito "rotolo di polvere" e mi appaiono tante foto di rotoli dolci al cioccolato, alla marmellata, alle castagne... è colpa mia forse????
E cmq, se c'è un dolce che proprio non mi attira... quello è il rotolo, mi sembra una spugnetta arrotolata.


Vabbè vabbè andiamo avanti che la giornata è lunga e si chiuderà con una bella radiografia dal dentista... tanto per vedere se il dente del giudizio che vuole estrarmi è ben ancorato in qualche strano modo o se invece filerà tutto liscio. Toda joya.

Qui c'è il sole. Freddo ma bel sole. Godiamoci la giornata, e non sarà difficile perchè ho portato qualche castagnola avanzata da ieri per una bella merenda! Tiè.
Visto che sono in vena di consigli... guardate qua che bellezza: http://mammachebuono.blogspot.com/2010/01/migliaccio.html , carnevalesco e non fritto, ed è pure napoletano, what else?

giovedì 28 gennaio 2010

Stasera castagnole!

Ho fame. Molta fame. Famissima!
Avrei voglia di dolcetti di carnevale ma in giro ho visto ancora poche novità!


Spero stasera di riuscire a combinare qualcosina, che ne so, due castagnole, un po’ di frappe!
Tanto per dare un senso a questa dieta! Noo?

Ho fatto una veloce ricerca in rete e ho deciso che la mia ricetta sarà questa (mia… per modo di dire, è di Anice&Cannella!)


Ingredienti:
50 g di burro


150 g di zucchero

Buccia grattugiata di arancio e limone

300 g di ricotta

5 rossi d’uovo (ma sono tantissimi!!)
500 g di farina (e quindi starò tutta la sera a frigge! Facciamo metà dose, va!)


150 g di latte

1 bustina di lievito.

Poi si possono mettere 2 cucchiai in meno di latte e sostituirli con rhum o altro liquore, io ci ho messo il Grand Marnier e ci stava benissimo, oppure si può sostituire un po’ di farina con la fecola. Ma l’importante, la cosa fondamentale è che alla fine le castagnole non vanno passate nello zucchero a velo ma nello zucchero normale, magari quello più solubile, con la grana più fine, ma NIENTE zucchero a velo, chiaro?

Comunque, ciò detto, si impastano gli ingredienti nell’ordine, si fanno delle palline e si friggono.

Zucchero semolato, non a velo, mi raccomando e non ve lo fate ripetere!



Per la foto… già sapete la storia, vediamo che riesco a combinare stasera ma non prometto niente!

Partimmo un lunedì, in direzione sud.



Stamattina c’era il sole. Ora è nuvoloso. E le previsioni dicono che nel pomeriggio pioverà.
Mi sa che questo sta diventando un blog sul meteo… sai che noia!
Vabbè… martedì sono andata Torino, ah la mia Torino! Che nostalgia… però era una giornata da suicidio, freddo freddissimo, nuvole, pioggerella, era quasi buio, Torino a volte sa essere davvero triste, in un modo unico. Poi però quando c’è il sole e si vedono le montagne innevate sullo sfondo tutto diventa più bello e vivibile!
Sono andata anche al Villaggio Olimpico… madre santa che tristezza, c’era da piangere!
Lì dove ho trascorso il periodo più bello della mia vita, dove mi sono innamorata, dove facevo il lavoro più bello di sempre, dove ho vissuto momenti così intensi e indimenticabili da tanti punti di vista, ebbene proprio lì ADESSO CI SONO LE ERBACCE e l’intonaco è scrostato. E anche la scritta Torino2006 è diventata Torin 2006… voi forse non vi rendete conto ma mi si è stretto il cuore a ricordare quei giorni. Vorrei che tornassero. Ora. Qui. SUBITO.
E invece ora la mia vita è qui. Il mio lavoro è qui. Il mio amore è qui.
Ecco sì, l’uomo perfetto è qui con me, ma non facciamo più quella fantastica vita. Non facciamo più quel fantastico lavoro. Non ci emozioniamo per una bandiera, un inno, un atleta. Diciamo che ci emozioniamo per piccole cose nostre, ma tutto quello che c’è fuori è una delusione che non appaga. A partire dai nostri lavori.
Allora puntualmente, dopo giornate difficili, o meditative, come quella a Torino, uno di noi se ne esce fuori che bisogna FARE QUALCOSA, uscirne finché siamo in tempo, non buttare via la nostra vita, non offendere la nostra intelligenza, la nostra voglia di fare, insomma smettere di lasciarsi trasportare dagli eventi, dalle giornate che scorrono via inutili, decidersi anche ad andare via, se necessario.
Allora arrivo in ufficio e sto delle ore a cercare dove andare, come andare, cosa fare, ma poi mi fermo lì, non faccio il passo successivo, non contatto nessuno, non scrivo a nessuno, non chiedo informazioni.. insomma prevale la pigrizia, il lasciarsi andare ad una realtà già pronta e comoda. Triste, no?

lunedì 25 gennaio 2010

un altro difficile e freddo lunedì.

Non è che ho proprio tantissimissima voglia di scrivere. Di aggiornare. Di raccontare.
Venerdì è stata una bella giornata, sabato anche ma un po’ in declino, domenica insomma.


Venerdì era il compleanno di Ciccios e ci siamo concessi una super cena in un ristorante di Trastevere, Glass, che volevo provare da un sacco di tempo. Siamo stati benissimo, abbiamo mangiato e bevuto un sacco di cose ottime e siamo stati felici! Davvero una bella cena.
Tanto per avere un’idea abbiamo mangiato:
Crostini con semi di sesamo nero.


Una specie di polpetta di astice (buonissima)

E poi le nostre scelte sono state:



Insalata di piccione tiepido, crescione, mirtilli, semi di girasole, polenta arrostita (buonissimo il piccione!)

Cappasanta in crosta di pistacchi, pancetta fresca, cioccolata bianca, patate e capperi canditi
(e che ve lo dico a fa’??? senza parole!)




Torchi al caffé, pesto di nocciole, funghi di stagione e tartufo nero uncinato
(Buoni, soprattutto verso la fine quando i torchi erano ben inzuppati nel sughetto!)




Mezzelune ripiene di amatriciana, guanciale croccante (più che un piatto un’esperienza avvolgente, un sapore intenso, in un sol boccone l’essenza della matriciana più porca!)



Coda di rospo arrosto, cocco speziato, baba ganoush, sesamo nero, pita (Buonissima la cremina con la dolcezza del cocco, da provare a casa!)



Filetto di coniglio, salsa al foie, spaetzle di zucca, pinoli e prosciutto San Daniele croccante
(non l’ho assaggiato perché ero soddisfatta della mia coda di rospo, ma mi ha detto che era buono!).


Come dolce abbiamo preso una novità che non era ancora in carta, un di cioccolato bianco con cuore di saba su un biscotto morbido di cioccolato. Perfetto direi!

A seguire, quando eravamo ormai stracolmi, anche una piccola pasticceria che non abbiamo potuto apprezzare… non ce la facevamo più!

Oltre all’ambiente, e al cibo, di cui ho appena detto, ho apprezzato tantissimo il servizio, gentili, presenti, professionali, non invadenti. Una cosa rara per questa città!

È abbastanza chiaro che sono rimasta soddisfattissima della cena?



Poi sabato siamo stati a Orbetello, un bel sole ma freddissimo!

Però era già nell’aria la tristezza di una situazione già sempre difficile e che a volte raggiunge livelli veramente insostenibili. Io mi sento impotente, cerco di trovare delle soluzioni ma proprio non sono all’altezza, forse non mi rendo neanche bene conto.

Allora penso che si possa cercare aiuto intorno, ma forse non ci credo neanche io che possiamo trovare qualcuno a cui interessi veramente il problema e che abbia l’intelligenza, la preparazione e anche gli strumenti per risolvere il problema, o almeno per rendere un po’ più sostenibile la situazione.

La verità è che ‘sta povera donna non si merita proprio di dover sopportare anche questi problemi, poi da sola. Eppure ragionandoci non si riesce a trovare una soluzione, anche farla venire da noi probabilmente aiuta un po’ ma non risolve. Bò.

Oggi pare che le cose vadano un po’ meglio, ma forse è solo apparenza, e soprattutto questa quieta apparente non deve farci rilassare, non deve farci smettere di cercare una soluzione, perché tanto prima o poi la situazione riprecipita e noi dobbiamo essere pronti.



Poi domenica… ma con ste premesse e il cielo nuvoloso ed il freddo è stata una domenica passata tra spesa bio e divano, libri, tv, un giretto in centro per non ammuffire ed è arrivata subito la sera. E in un batter d’occhio la mattina. A volte il lunedì mattina è proprio crudele.

mercoledì 20 gennaio 2010

Tortino patate e carciofi


Oh l'ho appena mangiato e dovevo assolutamente scriverne subito!
Avevo questi tre carciofetti belli belli in frigo da un paio di giorni e volevo farli fuori. Prendo il "cucchiaio d'argento" che di solito mi da grandi soddisfazioni, e trovo questa ricettina TORTA RUSTICA DI CARCIOFI E PATATE, sembrava interessante e infatti lo è davvero!
Per 4 persone:
4 o 5 carciofi
500 g di patate
pecorino gratt
sale, pepe, olio e timo.


L'esecuzione è semplice, pulire i carciofi e farli a fettine sottili, poi a bagno nell'acqua e limone.
Fare a fettine anche le patate.
Imburrare, meglio oliare, una teglia e ricoprire il fondo con le fettine di patate, un solo strato ma anche un po' sovrapposte.
Poi aggiungere le fettine di carciofi, salare e pepare e poi cospargere di pecorino, dopodichè aggiungere il timo e l'olio.
Infornare a 180° per 40 minuti e poi passare 5 minuti sotto il grill.


Che ve lo dico a fa'?  Pezzetto dopo pezzetto me lo so' magnato tutto... era divino!
Ho fatto anche le foto ma come al solito... schifìo.
Domani le scarico e vedo se rendono l'idea!

Un mondo difficile.

Ma non potete capire che schifezza. Mi fa veramente schifo lavorare qui. Non ne posso più. é un ambiente di merda.
Ma nessuno vuole offrirmi un lavoro decente? Insomma non è che chiedo la luna.
Eppure ero partita con delle buone intenzioni, il nuovo anno mi aveva messo entusiasmo, mi sembrava che le promesse fossero buone, ma qui gli ultracorpi rendono tutto impossibile! NON NE POSSO PIU'.
Magari sarò anche io ad avere le manie di persecuzione però è veramente difficile stare qui.


Insomma oggi sono un po' disperatella.

E neanche il pensiero dell'imminente compleanno di Ciccio mi fa star meglio.
E neanche il fatto che stasera torna.
E neanche il fatto che ho lavato tutti i piatti.
E neanche il fatto che c'è il sole.
E neanche il fatto che siamo a -3 e ancora nessun segno. Strano.


E devo ancora scegliere il ristorante.
La giornata non promette affatto bene. Cazzo.

martedì 19 gennaio 2010

Già a casa!

Oggi sono già a casa perchè sono andata dal dentista, anzi da quella torturatrice dell'igienista! Fortunatamente lei non mi ha fatto malissimo ma ha fatto trovato un paio di cosucce che al dentista non sono piaciute molto!
Quel cavolo di dente del giudizio... non è messo benissimo e quindi bisogna farlo fuori, ah che gioia! IO ODIO IL DENTISTA E PURE L'AMICA SUA IGIENISTA!


A parte questo oggi è stata una giornata piacevole, c'era il sole ed il cielo azzurro e questo fa davvero la differenza, Ciccio è a Milano fino a domani sera, poi venerdì è il suo compleanno e sto organizzando un bel finesettimana!
Avevo anche pensato ad una toccata e fuga ad Amsterdam, ma gli orari dei voli sono troppo scomodi per star via solo 3 giorni, peccato, sarà per un'altra volta!
Il mio programma prevede un aperitivo con sushi e bollicine venerdì sera, poi sabato dipenderà dal tempo, se è brutto si resta in città, se è bello si va in giro!
Poi la sera si va a cena in un super posto che voglio provare da un sacco di tempo, però siccome io non so tenere manco un cecio in bocca, mi sono già giocata la sorpresa, quindi può darsi che ci sarà un inanespettato cambiamento di programma!
Mi piacerebbe ad esempio saltare in macchina e fargli proprio una sorpresa, andare senza dirgli dove... star fuori sabato notte, magari dopo una lauta cenetta!
Insomma devo darmi una mossa no??? Siamo già a martedì e se devo trovare ristorante e albergo, magari con SPA, mi ci vuole un po' di tempo, devo darmi una mossa!

venerdì 15 gennaio 2010

Che mi hai fatto ricordare!!!







grazie Mary per il ricordo della canzone, che conoscevo solo nella versione gucciniana. Era tantissimo che non l'ascoltavo!

giovedì 14 gennaio 2010

sono senza lavoro, o forse no...

Eh sì avete letto bene...in questi giorni sono a casa.
Avevo capito che mi avrebbero rinnovato il contratto, cioè il mio capo prima delle vacanze di natale mi aveva detto così, ed io ero tranquilla. Mi aveva detto che magari non sarebbero riusciti a rinnovarlo dal primo gennaio ma forse dal 15 o giù di lì. Vabbene no? Mica mi posso lamentare!
Dopo le vacanze, dopo Parigi, dopo il raffreddore, torno in ufficio un venerdì pomeriggio e tutto è normale, nessuno mi dice nulla.
Lunedì mattina torno in ufficio e un altro capo, S. e  mi dice se mi va di seguire un evento, mi da tutte le carte, mi dice chiama il tizio che vuole vederci e prendi appuntamento, vai tu a Torino. Benissimo, no?
Dopo mezz'ora arriva un'altra, moglie di S. e socia del capo vero e quasi stizzita mi fa: Ma la collaborazione è finita, lo sai vero?
No dico ci rendiamo conto? Che cavolo sta succedendo?
Le dico che il capo vero, A., mi ha detto che avremmo rinnovato.
Nel pomeriggio riesco a sentire telefonicamente A. che sta in volo tra germania e arabia... mi dice che sì, rinnoviamo, ma per il momento senza contratto non c'è bisogno che vada. Alla fine aggiunge: anche io mi sono sorpreso quando ti ho visto venerdì pomeriggio.
Aò ma che siete scemi? E dillo! Io vengo in ufficio anche malaticcia e nessuno mi dice che non dovevo venire?
Vabbè... io è da martedì che sto con l'ansia, domani A. torna e spero di chiarire la situazione.
Il mio collega preferito dice che mi remano contro in due... bò.
A parte questo, visto che c'era un po' di ansia dentro di me ho pensato bene di tagliarmi i capelli, ho cambiato parrucchiere, il gay mi aveva stufato con le sue lunghissime attese, ne ho scelto uno nuovo vicino a casa... è napoletano, spettinato e con la barba di una settiamana... non un'ottima impressione ma i capelli per ora non mi dispiacciono, vediamo dopo il primo lavaggio.


Poi ho questa specie di influenza prima super raffreddata, poi mal di gola, poi due giorni di catarro catarrosissimo che a fine giornata avevo il mal di testa dall'intasamento.
Adesso mi resta un po' di raffreddore, mi sento le orecchie tappate e ancora un po' di catarro. Che schifo.


Non so neanche che scrivere che qui è tutto un disastro, cucino poco perchè sono a dieta, sto a casa perchè sono malaticcia e disoccupatina... cosa posso scrivere di bello?

giovedì 7 gennaio 2010

A casa.

Eccomi di ritorno da una bella vacanzuccia a Parigi, via ciampino, con un'ora e 35 di ritardo... non male no?
Parigi è sempre Parigi. Bellissima, da non voler più venire via.
Nonostante il freddo davvero impossibile.
L'hotel non era male, la  nostra camera era super piccolissima, molto design e zero spazio. Eravamo a Nation e devo dire che non è proprio comodissima, meglio Bastille, sotto tutti i punti di vista, ma questo lo sapevo già, n'est pas?
Questa volta sono stata anche molto soddisfatta del cibo,  l'altra volta non mi ricordo neanche cosa abbiamo mangiato! Che ci fossimo cibato solo d'amou? Probabile.
Vabbè comunque abbiamo mangiato molto bene qui http://www.chezpaul.com/ e qui http://tempsautemps.com/, il primo fa una bella cucina francese tipica, il secondo aggiunge qualche novità ma sempre su solida base tradizionale.
Io mi sono cibata quasi esclusivamente di fois gras, terrine de campagne, rillettes di qualunque bestia e altre cosette del genere, tutte super buonissime!
Che nostalgia!
Poi oggi sarei dovuta andare a lavorare, ma proprio non ce l'ho fatta.
Così ho fatto il pane con le cipolle e la salvia con la ricetta del nuovo libro sui pani a macchina che ho comprato a Paris!