lunedì 22 febbraio 2010

il qatar.

Salam!
Sono a Doha! Sono arrivata ieri sera.
Qui è tutto piuttosto assurdo, a partire dagli arabi che se ne vanno in giro con ste tuniche bianche, con tanto di gemelli d'oro, kefia in testa e occhiali a specchio!
Inguardabili!
Loro se ne vanno in giro con le tuniche bianche e le loro povere donne con sti burqa NERI... tanto per soffrire ancora un po' il caldo!
Ovviamente non sono tutti così, e neanche le donne sono tutte nascoste, però ne ho viste parecchie, a una gli ho intravisto pure dei pantaloni rossi sotto il burqua, invece non sono riuscita a capire cosa indossano gli uomini, si vede una maglietta o una canotta ma poi nient'altro, secondo me hanno dei bermuda, o dei mutandoni perchè da sotto non si vede mai il pantalone... bò.
Loro guidano prevalentemente macchinoni bianchi, super suv, nessuno con meno di 2400 di cilindrata! Non è previsto andare a piedi.
C'è un discreto traffico e i semafori durano un secolo.
Doha, per quel poco che ho potuto vedere, è molto moderna, e fa abbastanza schifo perchè questi qua sono dei copioni, se costruissero con il loro stile invece che scimmiottare l'occidente sarebbe molto meglio!
Che altro? Anche nel mangiare non si sa bene che sia la loro cucina perchè si trova cucina internazionale dappertutto, ci sono ristoranti italiani, marocchini, thai, giapponesi, fast food americani ma roba loro NIENTE!
Insomma a me me pare 'na schifezza de paese.
Dopo questo perentorio giudizio riepilogativo delle mie prime 36 ore in quatar me ne vado a leggere un po' che sò stanca.
Oggi non abbiamo lavorato che il materiale non è ancora arrivato, allora siamo andati con l'autista indiano dalle orecchie grandi e che non conosce le strade al souq, ed è stato molto divertente, ciò non toglie che loro siano dei tamarri paurosi!
Dimenticavo il centro commerciale con il canale che scorre nel mezzo e le finte gondole dove si può fare un giro con il finto gondoliere.
Nulla può essere trash come una riproduzione di uan gondola in un centro commerciale di Doha.  Che tristezza.
A domani!

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