martedì 23 marzo 2010

Buongiornoooooo



Eccomi qui, alle 7.38 nella fantastica stanzetta, con le due fide volontarie che stamattina mi hanno portato un rotolo di pan di spagna ripieno di marmellata di albicocche, davvero buono, accompagnato poi ad un litrozzo di caffè solubile direi che stamattina come colazione siamo alla grande.
Anche oggi sono venuta con sto cavolo di furgone, ormai mi ci sono abituata, però il solo pensiero di guidarlo da qui fino a Roma... no no, proprio non ce la posso fare, quindi sì ok, dicano pure che sono meglio gli uomini, che gli conviene assumere (assumere?) gli uomini e che Alex, pur essendo donna, è andata a Brux in macchina, dormendo solo qualche ora in macchina per arrivare in tempo... eddai, direi che è scema. Io lavoro per te non è che ti appartengo, ve bene essere disponibili, va bene tutto, ma se fosse successo qualcosa? Chi avrebbe pagato?  E non si tratta di essere sindacalisti o meno, si tratta di avere un po' di rispetto per sè stessi e basta.
E si tratta di ragionare sul fatto che quando sono loro a chiedere bisogna essere pronti e dire di si, quando siamo noi ad aver bisogno di respiro sembra sempre che le nostre pretese siano assurde, che siamo lavativi e ti senti quasi in colpa se dopo un emse e mezzo di lavoro consecuitivo, con anche 14 ore al giorno, dici che no, che non ce la fai a riportare a Roma sto cazzo di furgono, mandassero qualcun altro, perchè io sono a pezzi, e non ho voglia di rischiare, non ho un cazzo di voglia di fare questa ulteriore fatica! E mi piace pure parlare così perchè mi piace tanto la sorella di Dexter che parla così, dicendo un sacco di parolacce! Una vera cattiva ragazza!
Vabbè insomma in questo periodo odio questo lavoro, che mi tiene lontana da mio marito, dalla mia famiglia, da casa mia, mi toglie ogni energia, mi distrugge e mi fa arrivare a sera che non ho più nulla di umano, non ho pensieri, non ho desideri, solo dormire. E mi chiedo se ne vale la pena, a cosa serve tutto questo sbattimento. E mi sale una tristezza che mi fa dire basta, me ne vado, non voglio fare questa vita, voglio stare tranquilla!
E insomma sempre i soliti discorsi, che poi si torna alla quotidinità e tutto finisce lì.
E penso anche alla mia collega che oggi cominiciava alle 9 (io alle 7) e manco si è degnata ieri sera di dirmi qualcosa, di chiedere se avevo bisogno, del furgone, ma domani bella mia, finisci alle 18 e poi vieni qui e resti fino alle 20 perchè la furba con me non la fai; già ci hai provato col furgone... ecchecazzo!
Signori miei, sono le 8.21 e già non ne posso più, dormirei tutto il giorno!

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