martedì 14 settembre 2010

Involtini di tacchino con speck e crescenza


Bella la foto vero? Ho veramente un futuro come food photographer, bè anche come photographer in generale... eddai, è che cucino di sera quando la luce è scarsa, vado di fretta perchè ho fame, e non mi applico, quindi cosa ci si può aspettare? Diciamo che le mie foto sono così, per dare un'idea e basta.
Lo sapevate che il tacchino è la carne che contiene più ferro di tutte? E allora, visto che il mio ferro è un po' in discesa, eccomi qui a cercare di rendere appetibile il tacchino, perchè diciamolo pure, il tacchino fa schifo!
Se però si riesce a camuffarlo ben bene, aggiungendo maiale (in forma di speck tirolese), formaggio (in forma di crescenza) e pure un po' di salvia profumata allora il gioco è fatto ed il risultato molto soddisfacente.
Procediamo?
Si prenda del petto di tacchino a fette, meglio se biologico, si spalmi su ogni fettina un po' di crescenza e aggiungete un po' di timo. Se le fettine di tacchino dovessero essere troppo spesse, appiattitele con un batticarne, o similia.
Quindi disponete su ogni fetta di tacchino una fettina sottilissima di speck, non troppo stagionato. Io avevo quello che ho riportato a luglio dall'alto adige (era sottovuoto) ed era perfetto! A questo punto siamo pronti per l'arrotolamento dell'involtino, io mi sono aiutata con qualche stecchino.
Ho poi passato gli involtini in un velo di farina e poi in padella con un po' di olio evo.
Non appena formano una bella crosticina da tutti i lati ho alzato il fuoco ed aggiunto mezzo bicchiere di vino bianco secco, fatto evaporare l'alcol e poi proseguita la cottura a fuoco medio.
Ci vorranno circa 10', anche un po' di più perchè gli involtini sono infidi e mentre fuori sembrano cotti all'interno sono ancora crudini.
Non aggiungete sale che tanto c'è lo speck e poi il sale alza la pressione, quindi quando si può è meglio evitare.
Che ne dite? A noi sono piaciuti moltissimo!

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