giovedì 17 settembre 2009

La schiacciata all'uva!



Ma si che lo so che prima di tutto dovrei imparare a fare delle foto almeno un po' migliori di queste qui... prima o poi mi impegnerò!

Comunque a forza di vederla tanto in giro su tantissimi blog non potevo esimermi dal provarla.

L'avevo già assaggiata una volta che una mia collega toscana la portò in ufficio, era molto buona, dolce e profumata ma... era piena di semi che disturbavano troppo!

Così io ieri sera dopo una simpatica giornatina di lavoro sono tornata a casa ed ho provveduto a togliere i semi a un kilo d'uva nera, non da vino però, perchè non so dove trovarla (e qui si potrebbe aprire una parentesi sui propositi per l'autunno/inverno).

Ho seguito la ricetta di uno dei miei blog preferiti, quello di Anice & Cannella

Ho impastato, con la macchina del pane (!):

400 gr di farina 0

10 gr di lievito mastro fornaio

2 cucchiai di olio extra vergine di oliva

1 cucchiaino raso di sale

4 cucchiai di zucchero

270 gr di acqua circa

Dopo la lievitazione ho tirato fuori l'imapsto dal cestino della macchina e nonstante fosse lievitato abbastanza bene era ancora un po' appiccicoso, ho dovuto aggiungere altra farina.

Ho steso 2/3 dell'impasto in una teglia rettangolare coperta con carta da forno e ci ho messo l'uva, che era tantissima! Adesso se riguardo la foto di Paola mi accorgo che forse ho esagerato.. troppa uva!

Ho spolverato i chicchi con un po' di zucchero ed ho coperto con il restante impasto.

Altra super quantità di uva, altro zucchero e spruzzatina di olio.

In forno caldo (180/200) per un'oretta abbondante, anche meno in un forno normale.

La ricetta prevedeva anche i semi di anice ma io... non ce li avevo, secondo me ci stanno bene e la prossima volta li voglio provare!

NOTE: l'impasto nella macchina del pane può andar bene se uno ha fretta, ma secondo me quando lo faccio a mano viene meglio.

Un kilo di uva era troppo, 700 o 800 grammi possono andare bene.

L'operazione di togliere i semi all'uva + stata impegnativa e noiosa ma ne valeva sicuramente la pena. Mi chiedo però se forse l'uva da vino ha i semetti più piccoli e quindi non è necessario toglierli. Bò.

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